
Bretagna, terra di vento, maree e leggende
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La Bretagna non è un semplice luogo da visitare: è un’esperienza che si respira, si ascolta, si assapora. È quella parte di Francia che guarda l’oceano con rispetto e timore, dove la terra finisce e cominciano le onde impetuose, dove il vento sembra portare con sé racconti di pirati, pescatori e fate nascoste nei boschi.
Inizia qui la mia nuova avventura, insieme a Casper, tra scogliere scolpite dal tempo, fari solitari che sfidano le tempeste e piccoli villaggi di pescatori dove il ritmo è lento e autentico.
🚩 Nei prossimi giorni visiterò luoghi che sembrano usciti da una leggenda:
- Saint-Malo, la città corsara, con i suoi bastioni imponenti e il mare che cambia faccia a ogni marea, che ho cominciato a visitare al mio arrivo.
- Cancale, patria delle ostriche, dove si può mangiare direttamente sul porto con il rumore delle barche che tornano a riva.
- La spettacolare Pointe du Grouin, un promontorio selvaggio che sembra il punto esatto in cui il mare si incontra con il cielo.
- Le infinite spiagge di sabbia dorata, dove le maree disegnano nuove coste ogni giorno.
- I piccoli borghi nascosti nell’entroterra, tra pietra, fiori e vecchie insegne scolorite, dove il tempo sembra essersi fermato.
- Fari solitari, come quello di Phare du Petit Minou, che vegliano sulle coste con la loro luce rassicurante.
- Il magico Mont Saint-Michel, a un passo dalla Bretagna, che visiterò al tramonto, quando la folla se ne va e resta solo il silenzio del mare che si ritira.
Qui, la natura è potente e indomabile. La cultura bretone è forte, orgogliosa, fatta di musica celtica, mercati pieni di prodotti locali e feste tradizionali che celebrano il mare e la terra.
Questa non sarà solo una vacanza: sarà un viaggio lento e autentico, in cui racconterò ogni tappa, ogni sosta in camper, ogni piatto assaggiato e ogni tramonto visto con il cuore leggero.
Domani cominciamo il nostro giro partendo da Saint-Malo, e vi porterò con me tra mura antiche, ostriche freschissime, e passeggiate al tramonto lungo i bastioni.
🚐✨ Preparatevi, si parte per la Bretagna vera.
Giorno 1 in Bretagna – Saint-Malo, la città corsara che ti ruba il cuore
La notte trascorsa in camper, affacciata sull’oceano, è stata accompagnata dal suono incessante delle onde. Mi sono addormentata con quel rumore di fondo che sa di libertà, di mare aperto, di orizzonti lontani che attendono solo di essere raggiunti.
Il primo mattino in Bretagna è tutto un respiro profondo: l’aria salmastra mi pizzica il viso e il vento mi spettina i capelli appena apro la porta di Casper. Davanti a me, il mare si stende immenso, color acciaio, con pennellate di azzurro e verde scuro. Il cielo ha quelle nuvole gonfie che solo qui sembrano avere un peso diverso, sospese tra tempesta e sole.
La prima tappa della giornata è Saint-Malo, la città corsara. Appena arrivo, il colpo d’occhio è impressionante: le mura grigie e poderose si stagliano contro il cielo, imponenti, come a proteggere ancora oggi i segreti di pirati e marinai.
Parcheggio Casper poco fuori le mura, in un’area sosta perfettamente organizzata (qui in Bretagna ci tengono ai viaggiatori itineranti come me) e mi avvio a piedi verso la città vecchia.
Camminare dentro la storia
Entro nel cuore di Saint-Malo attraverso la Porte Saint-Vincent, un arco massiccio che sembra invitarti a lasciare fuori il mondo e a entrare in un’altra epoca. Dentro, le vie sono strette, ciottolate, fiancheggiate da edifici in granito con insegne antiche, botteghe di artigianato locale e profumo di burro e zucchero che esce da ogni pasticceria.
Non resisto: entro in una boulangerie e prendo un kouign-amann, il dolce tipico bretone, una bomba di burro e zucchero caramellato che si scioglie in bocca. Lo assaporo camminando lentamente lungo le stradine, lasciando che i sensi si riempiano di sapori, odori e dettagli.
Sui bastioni al vento
Salgo sui ramparts, le mura che circondano tutta la città vecchia. Da quassù, la vista è mozzafiato: a sinistra l’oceano si apre infinito, con le maree che scoprono e nascondono isole rocciose, a destra i tetti grigi e appuntiti delle case storiche che sembrano ancora custodire storie di avventure e tesori nascosti.
Il vento è forte, quasi da togliere il respiro, ma è anche purificatore. Mi fermo a osservare le maree in movimento, un fenomeno ipnotico: in pochi minuti, il paesaggio cambia completamente, con lingue di sabbia che emergono e poi scompaiono sotto le onde.
Pranzo vista oceano
Scendo dalle mura quando la fame si fa sentire davvero. Ho già adocchiato un piccolo ristorante con terrazza vista mare: Le Corps de Garde, conosciuto per la sua cucina semplice e autentica. Ordino un piatto di galettes de sarrasin, le crêpes salate di grano saraceno farcite con formaggio di capra, miele e noci. Con un bicchiere di sidro artigianale bretone, è un pranzo perfetto.
Il cameriere, simpatico e disponibile, mi racconta che qui i venti forti e le maree estreme fanno parte della vita quotidiana. “Non ci si può mai abituare completamente,” mi dice, “ma è proprio questo che rende questa terra viva.”
Pomeriggio tra botteghe e racconti
Il pomeriggio lo dedico a esplorare le botteghe artigiane: negozi di ceramiche dipinte a mano, saponi profumati al sale marino, libri di storie locali. Entro in una piccola libreria dove ogni volume parla di mare, di leggende celtiche, di navigazioni e isole misteriose.
Compro un piccolo diario rilegato in pelle, deciso a usarlo per annotare pensieri e bozzetti di viaggio.
Passeggiata al tramonto sulla spiaggia
Prima di rientrare in camper, scendo sulla Plage du Sillon, una lunga spiaggia dorata dove il vento alza spruzzi di sabbia sottile. Cammino a piedi nudi sull’acqua fredda, lasciandomi avvolgere dal suono delle onde che si infrangono con forza, e osservo le vele lontane all’orizzonte.
Il tramonto arriva come un dipinto: cielo rosa e oro, riflessi sull’acqua, gabbiani che planano lenti, la marea che inizia a salire di nuovo.
Ritorno a Casper e notte stellata
Ritorno a Casper, stanca ma piena di emozioni. Mi preparo un tè caldo, mi avvolgo in una coperta e, seduta sulla soglia del camper, guardo le prime stelle accendersi nel cielo scuro.
Questa è la Bretagna che sognavo: selvaggia, autentica, capace di raccontarti storie senza usare parole.
Domani si parte per Cancale, dove mi aspettano ostriche fresche, il profumo del mare e altre meraviglie.
Dove dormire a Saint-Malo:
- In camper: Area sosta attrezzata a pochi minuti a piedi dalle mura, con vista mare
- Hotel consigliato: Hôtel des Abers, nel cuore del centro storico
Cosa mangiare a Saint-Malo:
- Kouign-amann (dolce bretone al burro caramellato)
- Galettes de sarrasin con formaggio, miele e noci
- Ostriche fresche di Cancale (domani le proveremo direttamente sul porto!)
Ci vediamo domani, sulla strada verso Cancale! 🚐✨
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